Descrizione
In conclusione del progetto “In cammino verso la Speranza”, un viaggio tra eventi culturali, concerti e momenti di spiritualità promosso dalla Schola Cantorum “Giovanni D’Onofrio” nel corso dell’anno giubilare, in collaborazione con la Basilica-Concattedrale di Atri, sarà eseguita la Petite messe solennelle di Gioachino Rossini il 3 gennaio 2026, alle 18,30 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Atri e il 5 gennaio alle 18,30, nella Chiesa di San Domenico a Teramo. Protagonisti di questo grande evento finale saranno la Schola Cantorum G. D’Onofrio, la Schola Cantorum A. Pacini e il coro Formula Nuova; i giovani solisti – il soprano Sabrina Sanza, il contralto Sabrina D’Amato, il tenore Riccardo Della Sciucca e il basso Francesco Leone – insieme con Federico Del Principio e Giuliano Mazzoccante ai pianoforti e Walter D’Arcangelo all’organo. La direzione è affidata a Cesare Della Sciucca. La preparazione dei cori è a cura di Gianpiero Catelli, Maria Rita Di Berardino, Federico Del Principio e Gaetano Tudini. L’iniziativa si avvale del patrocinio della Regione Abruzzo, dei Comuni di Atri e Teramo, della Provincia di Teramo, della Diocesi Teramo-Atri, e del supporto della Fondazione Tercas.
Rossini, conosciuto principalmente per le sue opere buffe, alla fine della sua vita, dopo un lungo silenzio compositivo, decide di scrivere un’opera sacra, una messa, chiedendo al “buon Dio”, come lo definisce lo stesso compositore, di essere accolto in paradiso. La Petite messe solennelle, composta nel 1863, è una delle sue ultime e più sorprendenti creazioni: un capolavoro tardo, sospeso tra intima spiritualità e raffinata eleganza teatrale. Scritta originariamente per dodici cantori, due pianoforti e harmonium, fonde il rigore della tradizione sacra con l’inconfondibile cantabilità rossiniana, tra fughe rigorose, pagine di intensa devozione e momenti di luminosa serenità.
Rossini stesso definì questa composizione “l’ultimo dei miei peccati di vecchiaia”, un’opera nella quale umiltà, ironia e fede convivono in un equilibrio unico. La scelta di eseguire la Petite messe solennelle a conclusione del progetto giubilare vuole essere un gesto simbolico: un invito a guardare alla speranza come a un cammino condiviso, che unisce voci diverse in un’unica preghiera. L’evento rappresenta dunque non solo la tappa finale di un ricco percorso culturale e spirituale, ma anche un omaggio a una delle più alte espressioni della musica sacra dell’Ottocento, restituita al pubblico nella sua forma più autentica e suggestiva.
“Concludere questo percorso durato un anno con una delle composizioni più belle e suggestive della storia della musica credo sia un grande segno per la nostra città di Atri e per il territorio con cui abbiamo scelto di condividere quest’ultimo concerto. – Dichiara il direttore artistico Cesare Della Sciucca. - La Petite messe solennelle è il punto di arrivo di un lungo cammino che si concluderà con un messaggio di speranza e di pace che arriverà nel cuore di tutti. Da questo titanico progetto le associazioni canore hanno riscoperto la propria passione, il desiderio di rialzarsi, la bellezza del lavorare insieme e la volontà di trasmettere alla comunità il desiderio di guardarsi dentro e tornare a sperare. Spero che nessuno perda questa opportunità”.
“Siamo orgogliosi che Atri possa ospitare un evento di così alto valore artistico e spirituale, capace di unire tradizione, musica e comunità, – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicione – ‘La Petite messe solennelle’ rappresenta non solo un capolavoro della storia musicale, ma anche un momento di profonda meditazione collettiva, perfettamente in linea con lo spirito del Giubileo. Il progetto ‘In cammino verso la Speranza’ ha accompagnato la nostra città per un intero anno, coinvolgendo cittadini, istituzioni e realtà culturali in un percorso condiviso. Concluderlo con questa straordinaria esecuzione ribadisce il valore della cultura come strumento di crescita e rinascita per la comunità. Un sentito ringraziamento va alla Schola Cantorum Giovanni D’Onofrio, al M° Cesare Della Sciucca e a tutti coloro che, con competenza e dedizione, hanno reso possibile offrire alla città un’esperienza artistica e spirituale di altissimo livello”.
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Ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2025, 09:10