Descrizione
Si è conclusa ieri, 27 luglio 2025, con grande partecipazione la prima edizione del Premio Teatrale Dialettale “Città di Atri”, che ha visto per tutta la settimana Piazza Duchi Acquaviva trasformarsi in un teatro all’aperto, tra applausi, risate e tanto affetto per la tradizione teatrale abruzzese. Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la compagnia teatrale "Lu Passatempe" di Penne con lo spettacolo "Chi po’ fa a zumpitte chi no si sta fitt". La commedia, ambientata negli anni ’90 all’interno di un ufficio postale, ha offerto uno spaccato di vita paesana che ha saputo fondere modernità e tradizione, evitando gli stereotipi più abusati e caricaturali.
La giuria, composta da Gabriella Serafini Blasiotti, Cecilia Pergoli, Emilio Marcone, Maurizio Nespoli e Giancarlo Verdecchia, ha motivato così la sua scelta: “La compagnia teatrale 'Lu Passatempe' ha portato in scena 'Chi pò fa' a zumpittë, chi no si sta fìttë': uno spaccato di vita paesana ambientato negli anni ’90 in un ufficio postale, riuscendo a fondere modernità e tradizione, lontano dagli stereotipi abusati ed esagerati. Un elemento di novità si coglie nell’aspetto linguistico: l’autrice ha recuperato alcuni arcaismi che caratterizzano la psicologia dei personaggi, senza troppe forzature. La compagnia si è distinta anche per l’eccezionale capacità recitativa, in uno spazio scenico adeguato e originale”.
Alla luce di queste considerazioni, la giuria ha assegnato all’unanimità il Primo Premio “Città di Atri” alla compagnia “Lu Passatempe” di Penne. La rassegna, organizzata dall’Associazione Abruzzo Ontario con la direzione artistica di Giancarlo Verdecchia, ha visto alternarsi sul palco, a partire da lunedì 21 luglio, le seguenti compagnie: Li Nipute di Tatone di Chieti con "Ti paghe dumane"; Drago d’Oro di Atessa con "Io non so niente!"; I Marrucini di Chieti con "Ogge me spose… e dumane devorzie…" e Lu Passatempe di Penne con "Chi po’ fa a zumpitte chi no si sta fitt".
A chiudere la rassegna, ieri sera, la Compagnia Teatrale Atriana ha presentato fuori concorso lo spettacolo "Che scè benedette sti badante", davanti a un pubblico numerosissimo: oltre 1.200 persone hanno riempito i posti a sedere messi a disposizione dall’organizzazione, facendo del Gran Galà finale un grande momento di festa per tutta la città. L’Amministrazione comunale esprime il proprio ringraziamento a tutte le compagnie partecipanti, al pubblico, alla giuria e agli organizzatori, auspicando che questa prima edizione sia solo l’inizio di un appuntamento annuale capace di valorizzare la cultura popolare e il teatro in dialetto. Inoltre, ringrazia per il sostegno la Fondazione Tercas, la Regione Abruzzo e la Camera di Commercio Gran Sasso d'Italia.
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Ultimo aggiornamento: 28 luglio 2025, 09:20